
Iperammortamento: un incentivo interessante
L’iperammortamento è uno degli incentivi più interessanti attualmente a disposizione per promuovere il rinnovamento dell’agricoltura e lo svecchiamento del parco macchine in Italia. Si tratta di un’agevolazione fiscale per l’acquisto di macchinari agricoli di ultima generazione, introdotta dalla Legge n. 232 dell’11 dicembre 2016 in attuazione del Piano nazionale Industria 4.0 2017-2020.
Il Piano Industria 4.0 è stato concepito per migliorare il sistema produttivo italiano e prevede quattro direttrici strategiche di intervento: Investimenti innovativi, Competenze, Infrastrutture abilitanti e Strumenti pubblici di supporto. Rientrano tra gli Investimenti Innovativi le iniziative per il rafforzamento della finanza a supporto dell’I4.0, delle venture capital e delle startup, quelle per l’aumento della spesa privata in ricerca-sviluppo-innovazione e quelle per la promozione degli investimenti privati in tecnologie e beni 4.0.
Per incentivare l’adozione di strumenti 4.0, la Legge di Stabilità ha prorogato per il 2017 il superammortamento i istituito l’iperammortamento. Questi due sgravi fiscali hanno portato l’ammortamento del bene strumentale acquisito dal 100 al 140% nel caso del superammortamento e al 250% nel caso dell’iperammortamento, agevolando quindi l’acquisto. La condizione posta dalla Legge è che i nuovi beni debbano essere comprati entro il 31 dicembre 2017 e consegnati entro il 30 giugno 2018. In particolare, per potere ottenere le agevolazioni fiscali, gli acquisti devono risultare accettati dal venditore e deve risultare saldato (entro la fine del 2017) un acconto pari almeno al 20% della spesa totale.
Nel dettaglio, il superammortamento presenta un’aliquota al 140% per i beni immateriali strumentali nuovi (come software, sistemi IT e attività di system integration), mentre l’immortamento presenta un’aliquota al 250% per i beni materiali strumentali nuovi (come macchine agricole 4.0 e le macchine o gli strumenti per precision farming). In pratica, un’azienda agricola che oggi investe in beni 4.0 del valore di un milione di euro, per i prossimi 5 anni sperimenterà una riduzione delle tasse pagate pari a 96mila euro, usufruendo del superammortamento al 140%, e pari a 360mila euro, se beneficia dell’iperammortamento al 250%.
I beni destinatari dell’iperammortamento sono elencati nell’allegato A della Legge di Stabilità 2017, ma possono risultare poco chiari che però risulta poco chiaro agli occhi degli operatori del settore primario. Unacma ha cercato di interpretarne il contenuto, che include:
• Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite sensori e azionamenti: per esempio macchine e impianti di trasformazione dei prodotti agricoli e macchine motrici e operatrici, a condizione che abbiano un computer di bordo, dispositivi per il collegamento dati e schermi touch screen e che rispettino le normative in materia di sicurezza, salute e igiene del lavoro.
• Beni funzionali alla trasformazione tecnologica/digitale delle imprese in chiave Industria 4.0: per esempio i dispositivi e gli strumenti per il precision farming (sistemi di localizzazione satellitare, di guida assistita e automatica, di controllo delle sezioni e di interconnessione con le altre macchine aziendali).
• Sistemi per l’assicurazione della qualità, della sostenibilità e della tracciabilità.
• Dispositivi per l’interazione uomo-macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro secondo la logica 4.0: per esempio sensori di peso corporeo per la regolazione automatica della sospensione del sedile di guida, sistemi per sollevamento/movimentazione di oggetti pesanti, dispositivi di rilevamento di corpi inerti e sistemi di controllo remoto o automatico delle funzioni del mezzo.
Vista l’assenza di indicazioni chiare sulle macchine ammesse dal Ministero dello Sviluppo economico, i venditori rischiano di vendere al cliente un macchinario che potrebbe non rientrare nell’iperammortamento. Per questo motivo, il responsabile della sicurezza di Unacma, Rodolfo Catarzi, ha invitato tutti i rivenditori ad agire con cautela e a inviare copie di preventivi dettagliati a Unacma, che si prenderà l’incarico di verificare la conformità dei mezzi.