Nuovi voucher in agricoltura, procedura al via
Nuovi voucher in agricoltura, si parte. L'Inps ha dato il via, infatti, alla procedura per l'acquisto dei nuovi buoni per il lavoro accessorio, reintrodotti dalla legge 96/2018 di conversione del cosiddetto decreto dignità (dl 87/2018), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 186 dell'11 agosto 2018. Sono attesi circa 50 mila posti di lavoro occasionali da recuperare. La procedura sarà a disposizione sul sito dell'Istituto. Ad annunciarlo la Coldiretti, in una nota diffusa ieri, attraverso la quale viene precisato che «sono operative le prime modifiche, come l'allungamento della durata da tre a dieci giorni entro cui è possibile svolgere la prestazione occasionale, un aggiornamento molto atteso dalle imprese agricole, soprattutto con l'inizio della vendemmia. Un primo segnale di sburocratizzazione che va nel verso auspicato dal mondo agricolo».
Infatti, la nuova procedura permetterà un reperimento più rapido, in quanto sarà possibile utilizzare un unico procedimento per un utilizzo di lavoro occasionale superiore ai tre giorni: prima della modifica, e prima dell'abolizione dei voucher, essendo il limite massimo fissato a tre giorni, per utilizzare un lavoratore per un periodo di tempo più lungo era necessario ripetere l'operazione più colte. Ora, con il termine massimo fissato a dieci giorni, basterà un'operazione unica. «Ci auguriamo che anche le modifiche previste dalla legge diventino operative con la medesima tempestività all'interno della procedura Inps. Anche perché», evidenzia la Coldiretti, «circa 50mila posti di lavoro occasionali possono essere recuperati con trasparenza nelle attività stagionali in campagna dove sono impiegati soltanto per le attività svolte da disoccupati, cassintegrati, pensionati e giovani studenti che non siano stati operai agricoli l'anno precedente».
Secondo i numeri riportati dall'Associazione, meno del 2% del totale dei voucher è stato impiegato in agricoltura, dove sono nati e dove «rappresentano un valido contributo all'emersione del lavoro sommerso». Questo è dimostrato da un altro numero riportato dalla Coldiretti, ovvero il differenziale di utilizzo dei buoni registratosi negli anni. «Il numero di voucher impiegati in agricoltura è praticamente rimasto stabile dal 2011 senza gli abusi che si sono verificati in altri comparti.
In agricoltura sono stati venduti, negli ultimi cinque anni precedenti all'abrogazione, poco più di due milioni di voucher, più o meno gli stessi dei cinque anni precedenti, pari all'incirca a 350 mila giornate/anno di lavoro. Il valore complessivo delle integrazioni di reddito accordate per le prestazioni a pensionati, studenti, cassintegrati e disoccupati ammonta», continua la Coldiretti, «a circa 22 milioni di euro all'anno, mentre la regione dove sono stati più impiegati è il Veneto con poco più di un quarto del totale. Con il ritorno dei voucher in agricoltura», conclude la Coldiretti, «si riaffermano i principi originari del buono lavoro senza gli abusi che si sono verificati in altri comparti e si assicura al settore uno strumento agile, flessibile che semplifica rispondendo soprattutto ad un criterio di tempestività tipica di una attività condizionata dalla natura ma che offre anche una opportunità di integrare il reddito delle categorie più deboli». Il decreto dignità ha reintrodotto i voucher in agricoltura, enti locali e strutture alberghiere. Il vecchio limite temporale di tre giorni è stato cambiato, portandolo a dieci.
FONTE: italiaoggi.it