Cresce il prezzo del seme di erba medica
Il Comitato economico per la moltiplicazione delle sementi foraggere che opera nell’ambito del Contratto quadro nazionale per la moltiplicazione delle sementi foraggere, in occasione della sua ultima riunione ha fornito le prime indicazioni sulla campagna 2020.
«In questa fase di pre-campagna non è mai agevole fare previsioni su come evolverà il mercato nei prossimi mesi - ha affermato Alessandro Lualdi, Presidente del Coams, l’Organizzazione che rappresenta gli agricoltori-moltiplicatori di sementi e attualmente Coordinatore del Comitato interprofessionale per le sementi foraggere. Molto dipenderà ovviamente da come evolveranno anche i mercati del prodotto disidratato, al momento condizionato dall’emergenza Covid-19 e dalle limitazioni ai trasporti che comporta, e dal mercato del fieno che finora ha indubbiamente risentito in maniera negativa del periodo siccitoso che stiamo vivendo, ma per il quale è troppo presto fare previsioni. Dal confronto che abbiamo avuto con la componente industriale in sede di Comitato interprofessionale è comunque emerso un segnale tendenzialmente positivo: questo ci ha portato, in piena condivisione, ad indicare per la campagna 2020 per la semente di erba medica un prezzo orientativo di 1,55 €/kg per prodotto pulito (con scarto 0%), rispetto a 1,35 €/kg della scorsa campagna».
Un prezzo orientativo
«Si tratta di una indicazione che non identifica il futuro prezzo di liquidazione, il quale sarà fissato solo nei prossimi mesi con l’inizio effettivo della nuova campagna – ha precisato Lualdi -. Possiamo però affermare che un prezzo inferiore di più del 20% dal costo di produzione, definito nel pieno rispetto dell’Accordo interprofessionale sottoscritto fra le parti, concederà agli agricoltori-moltiplicatori, anche nella campagna 2020, la facoltà di svincolarsi dal contratto di produzione del seme per destinare il proprio prodotto a altri mercati. Va evidenziato come tale prezzo orientativo rappresenti una tutela per l’agricoltore non solo per la possibilità di svincolo dal contratto, ma anche perché individua il prezzo che sarà garantito nel caso in cui la ditta sementiera non assicuri il ritiro del prodotto. Un’indicazione che fotografa un trend di ripresa dopo due campagne sottotono e che fa ben sperare per il settore».
Stagione "compressa" e piena di incertezze
L’inizio della campagna 2020 di produzione di sementi di erba medica non è stato dei migliori – ha sottolineato Roberto Guarnieri, membro del Comitato interprofessionale e presidente della Sezione Sementi foraggere di Assosementi, l’associazione che rappresenta le ditte sementiere in Italia. La stagione di vendita è stata infatti compressa in poco più di due settimane e in più si sono sommate tutte le limitazioni e le incertezze legate all’emergenza Covid-19».
Cauto ottimismo per la prossima campagna
«La concorrenza internazionale ha inoltre frenato in maniera significativa le esportazioni per via dei prezzi contenuti praticati dai nostri principali competitor (Australia e Canada su tutti). Nonostante ciò, le scarse produzioni della campagna 2019, che ha visto certificare le produzioni di poco più di 31mila ettari contro i quasi 43mila della campagna 2018, hanno indubbiamente contribuito a ridurre gli stock di seme di erba medica, con il risultato di ridare al settore la necessaria dinamicità per rimanere competitivi sul mercato. L’aumento del 15% del prezzo orientativo di liquidazione condiviso in sede di Comitato interprofessionale – ha concluso Guarnieri – rispecchia questa evoluzione del mercato e fa guardare alla prossima campagna 2020 con un certo ottimismo che speriamo possa trovare opportuno riscontro nel prezzo di liquidazione che si andrà a fissare da agosto in avanti».
FONTE: terraevita